Inaugurazione "Pietre della Memoria" monumento in memoria dell'eccidio delle Foibe

12.02.2019 10:06

La realizzazione del monumento era stata approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Arezzo, l’8 maggio dello scorso anno.

 

Per realizzare la base del monumento, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, ha fatto prelevare nei pressi di una foiba e donare alla città di Arezzo, otto “masegni carsici”, ciascuno del peso di 300kg. Si tratta delle pietre dove tra il ‘43 e il ‘47  scorse sangue innocente. Gli stessi Masegni che fanno parte di piazza Unità d’Italia a Trieste e sono riconosciuti come beni culturali italiani

Il trasporto è stato organizzato a cura e spese dell’associazione Nazionale Friuli Venezia Giulia e Dalmazia, grazie al febbrile lavoro del suo presidente Renzo Codarin, per sostenere il ricordo delle vittime delle Foibe e dell’esodo italiano dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia

Sulle pietre carsiche infine, è stato istallato il monumento realizzato dall’artista aretino Alessandro Marrone ed è stato donato alla città dal Comitato “Pietre della Memoria” e realizzato grazie oltre al contributo di professionisti e imprenditori aretini, anche dall’associazione nazionale “Venezia Giulia e Dalmazia” e dalla signora Italia Giacca. 

Così l’artista ha descritto il monumento.

“La scultura rappresenta una raffigurazione che ricorda il modo truce con cui sono state giustiziate migliaia di persone gettate negli inghiottitoi carsici, le Foibe. Alla base si trova la riproduzione di un inghiottitoio, realizzato con la pietra carsica donata dal Comune di Trieste. 

Da una parte dell’inghiottitoio esce una serie di elementi di mattoni rossi scolpiti, che simboleggia il sangue versato dalle vittime che ha intriso per sempre la terra. Al centro ci sono dei volti, creati con fogli in acciaio inox, traforati con espressioni di terrore e sofferenza di uomini, donne e bambini legati a un filo di ferro che li trascina all’interno delle Foibe”.

Al termine della cerimonia a cui hanno presenziato tutte le autorità cittadine, sindaco, giunta, presidente della provincia, prefetto, l’assessore regionale Ceccarelli, il vicepresidente del consiglio regionale De Robertis e l’onorevole Donati, l’associazione Liberaperta ha deposto un vaso di fiori rossi  

Contatti

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